venerdì 21 novembre 2008

La nostra società Gerontocratica

Vedete vengono i brividi quando penso a quei vecchi coglioni dei nonni di una volta che non capivano un C.... e quelli attuali che oggi si lamentano perchè si sentono abbandonati non solo fisicamente ma anche moralmente, fatto stà che non hanno tramandato niente delle loro lotte, non contano niente come non hanno mai contato ne per i figli ne per i nipoti e nemmeno per se stessi perché hanno rincorso le coglionate come il calcio la villeggiatura e lo star bene a costo di vendersi la moglie, al gioco dell'otto. Vedete qui si gira attorno a un punto senza mai coglierne il significato. Oggi si discutono problematiche che attanagliano e rallentano lo spirito dei nostri giovani in tutti i campi dall'università all'operaio dalla casalinga allo studente e chi dovrebbe risolverlle queste problematiche?; Chi oggi siede alla Camera come al Senato? Personaggi condannati in contumacia, condannati con prescrizioni, condanati che si aggirano aspirando a grazie dall'alto, condannati che si auto giudicano, condannati con leggi ad personam, ecc. ecc. Quello che voglio dire e come è possibile cambiare la coda del paese quando il pesce puzza dalla testa. Non si può cambiare la gerantocrazia del popolo Italiano quando ai vertici siedono persone che non son degne di quel posto. Alla base del nostro populismo oggi più che mai si identifica lo scambio di favore, l'amicizia ben ripagata dal politico e quando occore il cittadino non è da meno innanzi alla scheda elettorale. Questa è la cultura ereditata per cinquanta anni di potere democristiano, la cultura dello scarso valore sociale inculcato a chi doveva fare di noi una nuova generazione di forza e non una massa di pecoroni che cerca il posto fisso. Il posto fisso chi lo deteneva lo a tramandato ai figli alle mogli, amanti conoscenti soci in affari ecc.  E non lo lascera fin quando non si trova una pistola alla gola come la poltrona di Villari alla viglilanza Rai, se tutto gli andra male lui zompa come una zecca e si attacca sul groppone di Berllusconi. Vi ricordate quella scena del soldato Russo che nel scappare da Berllino Ovest a Est butta il fucile e salta il filo spinato, ecco questa è la politica che ci si presenta, chi si è visto si è visto. Che politica di M.... ,chi sa! forse ci vorranno anni è dovra scorrere tanto sangue, finirà soltanto quando la popolazione straziata capovolgerà la dittatura mettendo al muro i tipi come Berllusconi e family e company. Fino ad allora non ci resta che sperare nel ideologia di DiPietro quindi alle prossime vota per salvare quel poco di Italia che ci lasceranno.

venerdì 19 settembre 2008

la rinascita dei partigiani

Una lettera aperta che si oppone all'anticipazione della linea del Governo Berlusconi, che mira a disintegrare i diritti ottenuti dalle lotte combattute dal popolo Italiano dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
Nell'attuale altalena delle rifome, egli mira a modificare la Costituzione scritta col sangue dei nostri cari avi.
Approfittando del caos scaturito dai precoci eventi storici delle due super potenze modiali quali Russia e America, che anno scoperto le carte del loro gioco sul tavolo Italia. Catapultandosi violentemente sulla scena politica della nostra Nazione e altera da solo dopo aver consultato Lider paragonabbili ad Mahmud Ahmadinejad quelle regole che furono scritte (se pur con il patrocinio Americano) da persone che il Berlusconi non potrà mai politicamente sognare di egualiare e se sarà ricordato lo sarà come un Mussolini del ventunesimo secolo. Quelle regole o ciò che ne rimane appartengono all'intera collettività e sono troppo prezziose per essere riscritte da un solo personaggio, un chi che sia qualunque, figlio di usciere, cantante, imprenditore, cavaliere, segretario, presidente e chi ne a piu ne metta, ma è sempre uno solo e piu di tre volte al giorno non puo mangiare.
Per la terza volta nella sua ascesa e riuscito fnalmente ad assicurarsi un immunità presso che totale, che lo ripara da qualsiasi evento che possa interessarllo, dalla sua inteligenza e stato partorito il precariato di massa e il riposo forzato per migliaia di persone, mira a sopprimere la legislazione e sostituirlla con l'esercito, distruggere il sindacato, dividere il paese con il federalismo, espandere l'economia della propria famiglia mentre si impoverisce sempre più quella dell'Italiano in generale con i tagli alla sanità, alla scuola, all'amministrazione, e le sfumature delle tasse che sono sempre piu perentoriamente pesanti. Per lui tutto è rose e fiori, non vi siete accorti che si è reso garante delle nostre singole proprietà mobili, immobili e spirituali, della cultura e quel poco prestiggio che rimane all'Italia, per lui, un paese forte e efficiente e vuole giocarselo nel piatto dell'economia globale. E si signori siamo nelle mani di un personaggio sindacato e considerato dal governo Americano, dall'Unione Europea e dal resto del Mondo, come l'ultimo dei Moicani e vuole rappresentarci nel Mondo. Questa non è un idea, ma una prospettiva che si materializza sempre piu nel breve tempo e che il signore ci protegga da questi lunghi cinque anni di sofferenza, io mi chiedo ma dove vengono eseguiti i sondaggi che tanto sbandiera il popolo delle libertà, e dove e finita quella televisione della libertà che sul canale satelliare che raccoglieva i pareri dei cittadini poveri noi, poveri voi.

Richiesta al vaticano

Alla Chiesa cristiana, io chiedo da cristiano se avra mai lo stesso coraggio di papa Giovanni Paolo II che ebbe la forza di chiedere perdono per tutti i crimini commessi dall'inquisizione. Chì sà quanti secoli dovranno passare per chedere perdono al popolo Italiano, dei crimini e complicità connesse insieme alla politica degli ultimi 60 anni, sostenendo apertamente dal pulpito la politica Democristiana e con essa coloro che sono stati i precursori dell'economia che oggi ci ritroviamo. Ai preti e alla Chiesa dico che i tempi cambiano e che non saremo sempre contadini e ignoranti, elementi che sono stati principali leve di potere e sopravvivenza della Chiesa, fin dalla Roma antica. Oggi i vecchietti iniziano a usare internet e quel tempo e finito come pure il Comunismo e quello che non si fa non si sà, la storia vi perseguiterà nel futuro. Senza un obbiettivo la storia sarà un tarllo che vi distruggera dall'interno e l'islam prendera il sopravvento.

sabato 12 luglio 2008

I taliani i

La storia ci insegna che l'inizio della sofferenza e dell'auto distruzione dei popoli e sempre legata all'ascesa di un personaggio nell'arco di un tempo più o meno legato alla sua esistenza. Oggi il nostro governo e rappresentato da un sogetto che non so collocare nella storia del nostro paese, certamente non è all'altezza di Benedetto Croce o Pertini! Per quanto mi sforzi di collocarllo nella sua dimensione piu ovvia, definisco la sua carica e figura un insulto ai padri letterati e fondatori della Repubblica Italiana. Inconsapevolmente con una croce su di un foglio i cittadini nel loro inconscio hanno barattato per qualche beneficio personale la democrazia e l'uguaglianza della nostra Nazione. Chi avrebbe mai immaginato che cinquantatré anni dopo la nascita della Repubblica i singoli voti dei tanti cittadini, bravi e fiduciosi si sarebbero trasformati in singoli schiaffi indirizzati ai quanti donarono in passato la propria vita per la nostra libertà e uguaglianza. Al sacrificio di quei tanti dedico l'analisi e proietto i miei trentotto anni di democrazia vissuta. Un’analisi del tutto vacante e il futuro rispecchia il passato in tutta la sua nuda natura, momento per momento. Oggi l'esile e effimera prospettiva di speranza esita la pace della mia persona soltanto nel dolce abbraccio della rinunzia in ogni sua forma, sia nel principio e sia nel valore umano. E dunque rassegno al tempo restante la mia utilità per quanto valga a quanti incontrerò nel mio cammino. Il dolore che porto dentro e legato alla politica retorica e autodistruttiva dei politici Capmani della prima repubblica, quella politica di cui fui fatto dono, oggi presenta il suo conto a una persona che non possiede altro che se stessa per saldare il suo debito, un conto che non saldero mai perchè all'occhio dell'economia globale non valgo niente. Quella politica che come uno spettro, oggi si riaffaccia nelle personalità delle cariche istituzionali più alte della nostra Nazione. Che il buon Signore abbi pietà di noi. Quest'analisi posso oggi trascrivere a memoria di coloro che prima di me vissero e per cui si sacrificarono. Spero che in futuro qualcun'altro di qualcun'altra generazione, possa testimoniare diversamente dal sottoscritto, dando il giusto valore a coloro che caddero credendo nell'uguaglianza. Lasciando questa brutta paggina politica alle spalle di saprà bene collocarla nella storia del nostro paese.

arefix

Voi che avete affidato le vostre preferenze al presidente del consiglio odierno, non siete meglio di lui.

mercoledì 9 luglio 2008

Grazie a quanti anno partecipato alla manifestazione del 8 Luglio 2008 a Roma.

Grazie Signori,
Di avere partecipato a un evento che spezza in qualche modo la volonta di chi nel paese cerca di far divenire un periodo democratico cosi drammaico della storia del nostro paese un normale evento.
La politica del nostro paese è fallita.
Siamo la barzelletta del mondo.
Se gli Americani avevano di noi poca considerazione in questi giorni ci anno schifato proprio; pubblicamente e definitivamente.
La replica di Schifani alla manifestazione si è tenuta innanzi a un Senato inizialmente vacante, lo stesso Schifani è la barzelleta del momento.
Nei prossimi mesi assisteremo alla disintegrazione delle aziende di rilievo del nostro paese come la Fiat, Alitalia e altre importanti pezzi del economia Italiana.
Mi associo alla manifestazione e a tutto quanto si e detto in piazza in quanto vero.
Che la Chiesa è la rovina della nazione lo sapevamo già.
A chi chiedere aiuto in questi momenti? solo voi tutti, cittadini potrete essere il mio sollievo spiritico politico e sociale.
Non mollate io sono con voi tutti.

domenica 4 maggio 2008

Italiani! siete la spazzatura del mondo.

Munnezza, Munnezza e solo munnezza; il nuovo governo e nato sulla munnezza a tre settimane dalle ultime elezioni si ripresenta il caso munnezza a Napoli non mancherà molto che saremo di nuovo all'attenzione del mondo per i soliti problemi e i politici? si sciallano nella spartizione delle poltrone che poggiano sulla munnezza in Generale.