venerdì 19 settembre 2008

la rinascita dei partigiani

Una lettera aperta che si oppone all'anticipazione della linea del Governo Berlusconi, che mira a disintegrare i diritti ottenuti dalle lotte combattute dal popolo Italiano dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
Nell'attuale altalena delle rifome, egli mira a modificare la Costituzione scritta col sangue dei nostri cari avi.
Approfittando del caos scaturito dai precoci eventi storici delle due super potenze modiali quali Russia e America, che anno scoperto le carte del loro gioco sul tavolo Italia. Catapultandosi violentemente sulla scena politica della nostra Nazione e altera da solo dopo aver consultato Lider paragonabbili ad Mahmud Ahmadinejad quelle regole che furono scritte (se pur con il patrocinio Americano) da persone che il Berlusconi non potrà mai politicamente sognare di egualiare e se sarà ricordato lo sarà come un Mussolini del ventunesimo secolo. Quelle regole o ciò che ne rimane appartengono all'intera collettività e sono troppo prezziose per essere riscritte da un solo personaggio, un chi che sia qualunque, figlio di usciere, cantante, imprenditore, cavaliere, segretario, presidente e chi ne a piu ne metta, ma è sempre uno solo e piu di tre volte al giorno non puo mangiare.
Per la terza volta nella sua ascesa e riuscito fnalmente ad assicurarsi un immunità presso che totale, che lo ripara da qualsiasi evento che possa interessarllo, dalla sua inteligenza e stato partorito il precariato di massa e il riposo forzato per migliaia di persone, mira a sopprimere la legislazione e sostituirlla con l'esercito, distruggere il sindacato, dividere il paese con il federalismo, espandere l'economia della propria famiglia mentre si impoverisce sempre più quella dell'Italiano in generale con i tagli alla sanità, alla scuola, all'amministrazione, e le sfumature delle tasse che sono sempre piu perentoriamente pesanti. Per lui tutto è rose e fiori, non vi siete accorti che si è reso garante delle nostre singole proprietà mobili, immobili e spirituali, della cultura e quel poco prestiggio che rimane all'Italia, per lui, un paese forte e efficiente e vuole giocarselo nel piatto dell'economia globale. E si signori siamo nelle mani di un personaggio sindacato e considerato dal governo Americano, dall'Unione Europea e dal resto del Mondo, come l'ultimo dei Moicani e vuole rappresentarci nel Mondo. Questa non è un idea, ma una prospettiva che si materializza sempre piu nel breve tempo e che il signore ci protegga da questi lunghi cinque anni di sofferenza, io mi chiedo ma dove vengono eseguiti i sondaggi che tanto sbandiera il popolo delle libertà, e dove e finita quella televisione della libertà che sul canale satelliare che raccoglieva i pareri dei cittadini poveri noi, poveri voi.

Richiesta al vaticano

Alla Chiesa cristiana, io chiedo da cristiano se avra mai lo stesso coraggio di papa Giovanni Paolo II che ebbe la forza di chiedere perdono per tutti i crimini commessi dall'inquisizione. Chì sà quanti secoli dovranno passare per chedere perdono al popolo Italiano, dei crimini e complicità connesse insieme alla politica degli ultimi 60 anni, sostenendo apertamente dal pulpito la politica Democristiana e con essa coloro che sono stati i precursori dell'economia che oggi ci ritroviamo. Ai preti e alla Chiesa dico che i tempi cambiano e che non saremo sempre contadini e ignoranti, elementi che sono stati principali leve di potere e sopravvivenza della Chiesa, fin dalla Roma antica. Oggi i vecchietti iniziano a usare internet e quel tempo e finito come pure il Comunismo e quello che non si fa non si sà, la storia vi perseguiterà nel futuro. Senza un obbiettivo la storia sarà un tarllo che vi distruggera dall'interno e l'islam prendera il sopravvento.